Questo blog è nato nel febbraio 2008 per offrire a tutti NOI DI LEIVI uno spazio dove confrontarsi e far emergere spunti di riflessione sulla vita politica del comune ed in particolare sui temi della tutela ambiente, risparmio energetico e innovazione tecnologica, argomenti di cui mi sono occupato personalmente dal giugno 2009 al maggio 2014, quando venni eletto nella nuova amministrazione comunale e delegato dal sindaco come assessore all'ambiente e all'innovazione tecnologica.
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sabato 22 novembre 2008

Leivi tra stelle e sentieri - Leivi P.zza Giovanni Paolo II - 22 novembre 2008

Incontro pubblico su esperienze e idee per valorizzare il nostro territorio







Sono intervenuti nell'ordine:

Il sindaco di Leivi Oneto Luigi
Claudia Porcella presidente associazione "Leivinvita"
Alessio Casaretto per il gruppo dei sentieri
Sindaco di Castiglione Chiavarese Figone
Getto Viarengo
Gaggero per l'associazione "Il sestante"
Ass.re turismo Provincia di Genova.

Se eri presente lascia il tuo commenta sull'incontro.

domenica 12 ottobre 2008

Le osservazioni della Regione Liguria

Sono giunte le ultime osservazioni al progetto preliminare del PUC di Leivi. Quelle della Regione Liguria.
L'ente è chiamato ad esprimersi per quanto di competenza sulla compatibilità di tale PUC alle norme del Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico, ovvero sulla sostenibilità idraulico-geologico-ambientale delle scelte in esso inserite.
Apre il riassunto dei principali dati contenuti nel Puc preliminare, interessante da leggere per chiunque, in quanto ben spiega cosa prevede il piano per Leivi. Per esempio l'edificazione prevista, divisa in diversi ambiti, pari a oltre 50.000 MC di abitazioni e oltre 15000 MQ di strutture produttive per un aumento insediativo della popolazione residente di circa 850 unità).
Le valutazioni regionali sono negative e concordano con il parere espresso dalla Provincia di Genova, ritenendo necessaria una completa rielaborazione del progetto preliminare del PUC.
La regione sostiene che manchino le motivazioni delle scelte operate in particolar modo per quanto attiene alla sostenibilità ambientale delle stesse (eccessiva edificazione in diverse aree di pregio), che risultano incoerenti con le indicazioni del PTCP volte a perseguire obiettivi di salvaguardia dei valori paesistici ancora presenti.
La regione si sofferme inoltre sulla non conformità del Piano, dovuta alle incoerenze fra le mappe del Puc e le indicazioni del Piano di Bacino (ambiti fiumi Rupinaro e Entella) indicanti le numerose zone interessate da frane, dissesti e fasce di inondabilità, che nel Puc preliminare sono stati evidenziati in maniera errata, incompleta e in alcuni casi neppure tenuti in considerazione nell'individuare aree ove costruire abitazioni o creare/ampliare attività produttive.
E' evidente che il nuovo PUC, nella sua rielaborazione, non potrà prescindere dal modificare, integrare ed aggiornare questi aspetti cruciali per la tutela del nostro territorio e di chi lo vive.
A questo punto attendiamo notizie dall'amministrazione circa un incontro pubblico dove possa esserci spiegato da dove si vorrà partire per rielaborare il PUC, e in quali termini verranno tenute in considerazione le osservazioni giunte sino ad oggi, con particolare attenzione a quelle manifestate dagli abitanti di Leivi che, dallo scorso marzo, attendono con fiducia un riscontro.

Alessio Casaretto

martedì 12 agosto 2008

Edilizia paesaggio e turismo

Segnalo un interessante articolo del nostro compaesano Giorgio "Getto" Viarengo noto esperto di storia locale, che ho letto nelle pagine del Secolo XIX dello scorso 10 agosto, che affronta il tema della valorizzazione dei territori di pregio immediatamente alle spalle di Chiavari (collina tra Rupinaro e Rialto) considerati da sempre strategici "per la tenuta di un alto livello di qualità urbanistica della Città. Oggi si discute di interventi edilizi ...omiss.. in un territorio di grande pregio, con terrazzamenti e particolarità paesaggistiche d'immenso valore: la tenuta e la tutela di questo paesaggio devono essere un progetto di tutta la città. Non si deve cadere nel tranello dell'abbandono del territorio, dei rovi che riconquistano i loro spazi, ma comprendere che la valorizzazione di una collina ad uliveto non può essere un insediamento diffuso. Il ripristino e la valorizzazione sono dormienti nello stato di abbandono, ma sopravvivono nella loro totale destinazione se ripristinati".
Mi permetto di aggiungere che quanto scritto ben si addice anche ai territori di pregio del versante "mare" leivese. Questo in funzione anche della valorizzazione della risorsa (vitale per Leivi) che è il turismo. Anche se da solo non basterà, infatti dovrà migliorare, per numero e qualità, anche la ricettività diffusa con Bed & Breakfast e agriturismi (anche grazie ad incentivi non solo economici - leggasi piano del turismo assente nel PUC), sfruttando la posizione strategica che vede Leivi al centro di un panorama escursionistico di assoluto valore, compreso tra i parchi di Portofino, Cinque terre e Val D’aveto. Non è pensabile che in futuro il turismo ligure sopravviva solo attorno alle spiagge e alle seconde case. Credo che in molti ormai se ne siano accorti.

Alessio Casaretto

Impressioni dal consiglio comunale

Il 22 luglio scorso nell'ultimo punto all'ordine del giorno del consiglio comunale, si è tornati a parlare ufficialmente di PUC. Questo in seguito ad una interpellanza del consigliere Sandro Ellena che chiedeva all'amministrazione se intende, modificando il progetto preliminare del PUC, assumere un ottica finalizzata alla valorizzazione del territorio in senso agricolo, artigianale e turistico e come intende muoversi e con chi, per definire il nuovo PUC nella versione definitiva.
Essendo un'interpellanza, poteva rispondere solo il sindaco senza l'intervento dei consiglieri comunali. La risposta, troppo aleatoria e sfuggevole, purtroppo non ha fornito elementi concreti per rispondere alle preoccupazioni del consigleire Ellena che condivido.
Mi ha confortato invece la forte presenza di pubblico alla seduta del consiglio. (I posti a sedere nella sala erano esauriti e alcune persone assistevano o ascoltavano soltanto, in piedi lungo le scale che scendono all'ingresso della Palestra).
Infatti io penso che se i cittadini smettono di partecipare al processo politico, chiunque noti i primi segni di illogicità, contraddizioni ecc., viene isolato e non trova il modo di esprimere i propri timori e di attirare l’attenzione di altre persone che, alla luce dei medesimi fatti, potrebbero condividere le sue perlessità. Se un numero troppo grande di cittadini smette di partecipare al processo democratico, la democrazia muore.
Credo nel dibattito, rispettoso vigoroso e aperto, dove si dia l'opportunità di sottoporre le proprie argomentazioni ad una valutazione informata, grazie alla quale presto o tardi le false convinzioni si scontrano con la dura realtà dei fatti.
Questo mi piacerebbe vedere nei consigli comunali del mio paese.

Alessio Casaretto

martedì 3 giugno 2008

L'oliva energetica!

Finalmente Leivi tornerà ad avere un suo frantoio. Proprio sotto la scuola materna dove, forse, potrebbe sorgere il nuovo polo scolastico comunale.
Allora perchè non pensare di progettare l'impianto di riscaldamento, per essere alimentato da una caldaia a biomassa. Magari utilizzando lo scarto della lavorazione delle olive: il nocciolino doliva! Non è fantascienza. Esiste la tecnologia per farlo.
E allora avremmo un esempio di filiera del calore perfetta.
Il paese dell'olio che scalda gli ambienti della propria scuola comunale con lo scarto delle proprie olive e delle potature delle piante stesse. Il chè siginifica anche zero inquinamento e zero costi. Ed esistono pure gli incentivi!

lunedì 26 maggio 2008

Un centro a Leivi?

Sin dal XII secolo, ovvero da quando cominciamo ad avere testimonianze documentarie di Leivi, o "Villa Leivi", la conformazione del territorio leivese è sempre stata caratterizzata da insediamenti sparsi, ed è giunta sino a noi quasi inalterata attraverso i secoli. Fin dalle sue origini gli elementi costanti nella storia di questo insediemento sono state le distinte località, a volte comprendente solo un podere, a sua volta inserite in unità più ampie tipo "quartieri" (ad esempio Costalunga, Planosabiano, Solaro ecc.) che facevano capo alle quattro chiese principali, San Rufino, San Bartolomeo, Sal Lorenzo e San Tommaso.

Queste caratteristiche fanno di Leivi oggi, uno degli esempi meglio conservati di quel "paesaggio di villa" ad insediamento sparso tipico del Levante ligure, che io penso vada protetto, conservato e valorizzato in ottica di sviluppo del settore turistico che è quello che Leivi di meglio può offrire al fianco delle attività storiche legate al'olio d'oliva.

Alessio Casaretto

Fonte cenni storici "LEIVI - Lettura di un paesaggio ligure" di Montagni-Pessa, edito da SAGEP

martedì 20 maggio 2008

La mia vita a Leivi - Recupero dei sentieri storici

Mi piace pensare che le mie iniziative non vengano mal interpretate da nessuno. Per questo tengo a sottolineare che l'idea del blog e di quanto scrivo su di esso non è rivolta contro nessuno, né contro l'amministrazione né tantomeno contro miei concittadini, ognuno con idee ed interessi legittimi. E' invece un modo per stimolare il dialogo, la conoscenza e la consapevolezza dei contenuti di un documento importante come il PUC per il futuro di LEIVI e NOI DI LEIVI.

Quello che mi prefiggo, è poter dire un domani, nell'ambito delle mie competenze e come semplice cittadino, di aver sempre fatto il possibile per migliorare il paese in cui vivo e intendo vivere la mia vita, restando fedele alle mie idee e principi senza a scendere a compromessi.

Per questo il mio sostegno andrà sempre alle persone che, queste idee e principi, dimostrerà di condividerle e difenderli.

Alessio Casaretto

P.s. Io con altre persone che si sono rese disponibili abbiamo l’idea di cominciare un censimento dei percorsi storici pedonali, selezionando i primi tre o quattro su cui focalizzare un progetto reale di recupero. La filosofia è di creare non solo percorsi turistici ma anche percorsi pedonali tra le varie frazioni o realtà leivesi (comune, uff.postale, scuole, cimiteri e chiese, bar-negozi-ristoranti-B&B.). Invito chi è interessato o abbia qualcosa di interessante al riguardo (per es. testimonianze orali o scritte) scriva pure!!

sabato 19 aprile 2008

La provincia e il dialogo

Sono state rese note le osservazioni della provincia di Genova alla versione provvisoria del PUC di Leivi. Purtroppo, com'era lecito aspettarsi, non sono buone. Leggendo attentamento il documento, costituito da 21 pagine, emerge chiaramente una bocciatura del PUC preliminare che viene riassunta nella conclusione della delibera del consiglio provinciale “Stante quanto sopra complessivamente esposto ……. , avuto riguardo, da un lato ai numerosi rilievi di legittimità del progetto preliminare del PUC, quanto meno sotto il profilo della violazione di legge, del difetto di motivazione e della contraddittorietà, e dall’altro alla mancata compatibilità con il PTC provinciale, tenuto conto …… , si esprime l’avviso che non ricorrano le condizioni per addivenire, comunque, alla conseguente relazione del Progetto Definitivo del Piano…”
In attesa delle osservazione anche dalla regione, e dell'analisi delle osservazioni dei cittadini da parte dell'amministrazione, io auspico che adesso si possa iniziare a lavorare su un nuovo PUC, più equilibrato e condiviso, amministrazione e cittadini assieme, con dialogo, spirito democratico e nel confronto sereno, così come detta la legge regionale sui PUC.

domenica 6 aprile 2008

Incontro pubblico del 3 aprile 08

Si è svolto giovedì 3 aprile 2008 alle ore 21, presso la sala comunale di S.Bartolomeo, il primo incontro pubblico organizzato dal comitato "Cittedni a Leivi". Circa 100 persone presenti, giornalisti di testate e tv locali. Purtroppo nessuno dell'amministrazione e dei progettisti era presente.
Oltre all'analisi e alla descrizione di una sintesi delle osservazioni di carattere generale presentate da molti cittadini di Leivi è emersa, da parte dei participanti, una grande voglia di essere infomati ed ascoltati.

sabato 22 marzo 2008

Nasce il comitato "CITTADINI A LEIVI"

Scopi e attività del comitato:
1-Il comitato è un centro permanente di vita associativa a carattere volontario e democratico la cui attività è espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo.
2-Il comitato è apartitico
3- Scopo del Comitato è far si che i cittadini siano maggiormente informati e possano di conseguenza partecipare in modo attivo e consapevole alla conservazione e allo sviluppo di Leivi con particolare attenzione alla determinazione delle politiche ambientali e sociali
4-Il comitato promuove la partecipazione dei propri membri alla vita della comunità locale, con particolare riferimento agli aspetti di tutela e di rispetto dell’ambiente,alla libera circolazione di informazioni e al confronto.
5-Per il conseguimento degli scopi sopra citati il Comitato si avvale prevalentemente delle attività prestate in forma volontaria, libera e gratuita dai propri membri.
6- Il Comitato perseguirà gli obiettivi di cui sopra mediante la realizzazione di attività che a titolo esemplificativo e non esaustivo potranno essere:
-effettuare raccolte pubbliche di adesioni, di firme e di fondi.
-organizzare attività culturali di informazione,quali convegni, dibattiti, riunioni.
-realizzare pubblicazioni anche telematiche ed ogni altra iniziativa che serva al
perseguimento degli scopi fissati in questo stesso statuto.

Di seguito i riferimenti provvisori del comitato:
PRESIDENTE: Umberto Verna
Vice presidente: Marcello Conforti
Delegato Segretario Cassiere: Liliana Vanzin
Sede provvisoria
Via al Castello, 26 - 16040 Leivi (GE)
Tel. 0185319102 o 3318632283
Fax: 0185370230

martedì 4 marzo 2008

Le mie osservazioni al nuovo Piano Urbanistico di Leivi

Di seguito riporto il testo della mia osservazione al PUC di Leivi, che ho presentato a Comune, Regione e Provincia.

Ringrazio i leivesi che hanno manifestato il loro appoggio con una firma o semplicemente con una telefonata.

OGGETTO: Osservazioni al progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunale adottato con D.C.C. n° 20 del 24 Ottobre 2007

Avendo preso visione degli atti costitutivi del progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunale del Comune di Leivi, adottati dal Consiglio Comunale con le procedure previste dall’art.40 della L.R.36/1997 e s.m. e poste in pubblicazione a far data dal giorno 5 Dicembre 2007, in applicazione di quanto disposto al terzo comma del medesimo articolo 40 della predetta legge.

Presenta la seguente osservazione

Premesso che orientare lo sviluppo del territorio verso obiettivi di risparmio energetico e di maggiore compatibilità ambientale è possibile, ma che una condizione fondamentale per avviare questo processo è che gli strumenti attuativi della pianificazione urbana, a cominciare dai Regolamenti Edilizi, diventino elementi promotori, e non vincoli, nei riguardi delle scelte progettuali più innovative e al tempo stesso rispettose delle tipologie costruttive tipiche dei luoghi .

Dato atto che il PUC troppo poco prevede in fatto di sviluppo sostenibile e risparmio energetico, emergenza attuale, anche per una realtà piccola come quella Leivese e che un Piano Urbanistico Comunale non può sottovalutare nei suoi indirizzi pianificatori.

Dato atto che la recente Legge Regionale n° 22/07 agli art. 9 e 18 (Competenze dei Comuni) prevede che i Comuni debbano adeguare il Regolamento edilizio alle disposizioni della Legge stessa, ed in particolare:
a) a favorire la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, l’uso razionale dell’energia ed il risparmio energetico, in particolare in materia di diffusione delle fonti rinnovabili, microgenerazione e cogenerazione, anche attraverso i propri strumenti regolamentari ed urbanistici in conformità alle indicazioni del PEAR ed ai criteri e le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 1, lettera c);
b) ad adottare, negli atti di governo del territorio e nei regolamenti edilizi prescrizioni concernenti l’efficacia energetica in edilizia, secondo i criteri e le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 1, lettere b) e c);
c) ad effettuare i controlli, gli accertamenti e le ispezioni in materia di rendimento energetico in edilizia di cui al Titolo IV.

Dato atto che il PUC prevede un intenso sviluppo edificatorio e che tale non può prescindere da un’attenta analisi della situazione delle infrastrutture e dei servizi principali esistenti.

PROPONE

Che vengano inseriti nella versione definitiva del PUC in oggetto i seguenti 9 obiettivi di cui dal n° 1 al n° 5 riferiti ad interventi edilizi di recupero del patrimonio esistente e di nuove costruzioni e dal n° 6 al n° 9 riferiti più in generale al territorio:

1 Promuovere il contenimento dei consumi di acqua potabile limitando la possibilità di costruire ovunque piscine, prescrivere negli interventi edilizi di costruzione di nuove case, come obbligatorio, l’utilizzo di riduttori di flusso ad ogni rubinetto e l’utilizzo delle acque piovane per i sistemi di irrigazione mediante la realizzazione di vasche di raccolta interrate e come facoltativo l’adozione di sistemi che consentano l'alimentazione delle cassette di scarico con le acque grigie provenienti dagli scarichi di lavatrici, vasche da bagno e docce.
2 Promuovere l’utilizzo delle energie rinnovabili prescrivendo, come obbligatorio nella ristrutturazione e nelle nuove costruzioni (soprattutto negli edifici pubblici), l’installazione di pannelli solari termici dimensionati per soddisfare almeno il 50 % del fabbisogno di acqua calda sanitaria (recependo in tal senso anche il recente piano energetico regionale e la L.R. 22/07) e come facoltativo l’installazione di impianti solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e l’installazione di caldaie a biomasse per il riscaldamento ambienti. Sempre come indirizzo facoltativo orientare il cittadino all’installazione di componenti bioclimatici (serre bioclimatiche, muri trombe, sistemi a guadagno diretto, ecc.) e considerare l'aumento di volumetria determinato dall'installazione di questi componenti, comprese le serre bioclimatiche, non rientrante nel computo della volumetria.
3 Promuovere l’efficienza dell’impianto termico prescrivendo, come obbligatorio limitatamente in questo caso alle nuove costruzioni, l’installazione di caldaie a gas a condensazione, sistemi di regolazione termica individuale (es. valvole termostatiche), sistemi di contabilizzazione individuale del calore. Come facoltativo promuovere sistemi a bassa temperatura come pannelli radianti sottopavimento, a parete o a zoccoletto.
4 Istituire un “Certificato di qualità” collegato alla certificazione energetica dell'edificio (presto obbligatoria per normativa nazionale e regionale) da rilasciare al momento dell’agibilità. Garantire ai cittadini la "bontà" di tali certificati prescrivendo verifiche obbligatorie (anche in corso d’opera) dei requisiti richiesti dalla Legge 192/05 e s.m.e.i. sul rispetto dei progetti di contenimento dei consumi energetici (isolamento degli involucri delle abitazioni, anche ai fini dell'applicazione dei bonus volumetrici previsti dal progetto preliminare del PUC ai commi 6 art. 5 Capo 2 e comma 7.3 art. 28 Capo IV, quest'ultimo da estendersi almeno al 10% di aumento della SA, e a tutto il comune e non come proposto ai soli territori esterni). Collegare a tali certificati un punteggio di merito da tradursi proporzionalmente in sconti oneri concessori e/o ICI.
5 Prevedere la realizzazione di schede tecniche finalizzate alla semplificazione dell’iter progettuale e delle relative verifiche, allo scopo di schematizzare quanto sopra proposto, e consentire la redazione di progetti comprensibili, che permettano di raggiungere obbiettivi concreti. Altresì si permetterebbe ai tecnici comunali, sempre oberati di lavoro, di effettuare istruttorie più veloci e quindi, non gravando l’amministrazione di un “costo maggiore”, si aiuterebbero i progettisti e costruttori a far bene il proprio lavoro, garantendo a noi cittadini (anche con mediante accordi di settore con progettisti, costruttori e associazioni consumatori e servizi informativi come ecosportelli) che i buoni propositi non restino tali solo su di un pezzo di carta come spesso purtroppo troppe volte accade.
6 Inserire nel PUC spazi per potenziare la raccolta differenziata (isole ecologiche), sensibilizzando la cittadinanza, sperimentando la raccolta a domicilio e contrastando la situazione rifiuti, ad oggi imbarazzante e oggetto di reale disagio per i cittadini a causa dei continui atti di vandalismo con incendi dei rifiuti che troppo spesso sono accaduti nel comune di Leivi.
7 Prevedere norme contro l’inquinamento luminoso recependo la recente normativa Regionale 22/2007, lampioni fotovoltaici per le zone prive di illuminazione e regolementi circa l'installazione di antenne e parabole.
8 Prevedere un regolamento di progettazione ed integrazione del verde con gli edifici e con i parcheggi stabilendo parametri di base e caratteristiche arboree e concorsi di valorizzazione degli spazi di verde privato come giardini, balconi e terrazzi fioriti.
9 Destinare risorse finanziarie derivate dalle nuove costruzioni, non soltanto alla realizzazione di parcheggi o nuove strade pubbliche in zone vergini del territorio, ma anche e prima di tutto al miglioramento delle infrastrutture esistenti (strade e fognature in primis) e la creazione di percorsi salute/natura nel verde ed attrezzati. Propongo in tal senso la rivalutazione della strada di Via dei Boschi, che in emergenza (vedi alluvioni) è servita a molti, ma che ora versa in condizioni di abbandono preoccupanti con evidenti ripercussioni sui fondi agricoli in gran parte dismessi. Prevedere interventi concreti inoltre per responsabilizzare i cittadini, con controlli e sanzioni per chi non adempie, a pulire per davvero i propri terreni in prossimità di confini con strade, sentieri e fondi limitrofi.

Nell’elaborazione di queste proposte, contenute peraltro in diversi regolamenti edilizi di comuni italiani all’avanguardia da anni nel rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, si sono fatte opportune valutazioni economiche. In particolare si è analizzata l’incidenza del sovra costo indotto dal miglioramento qualitativo degli edifici dal punto di vista energetico e l’effetto di riduzione del consumo di energia.

Considerando un edificio di tipologia classica (edificio su due piani), attuando i soli interventi obbligatori, ad esclusione delle caldaie a condensazione, si ha un sovra costo inferiore al 3% rispetto a quello base (il confronto è con un edificio nuovo realizzato secondo le attuali normative). Gli interventi consentono di ridurre il consumo energetico complessivo (riscaldamento e acqua calda) di almeno 25%. Ai costi attuali dell’energia i maggiori investimenti si ammortizzano in un periodo di circa 8 anni ed il reddito medio dell’investimento, considerando un periodo di durata degli interventi di 20 anni, è pari a circa il 7% .
L’applicazione delle norme nei casi di ristrutturazione degli edifici invece, comporta un risparmio energetico ancora maggiore, poiché gli edifici esistenti sono caratterizzati da una qualità energetica inferiore con tempi di ritorno degli investimenti minori rispetto a quelli sopra indica.
Tutto questo senza tenere in considerazione delle sempre più forti agevolazioni comunitarie, statali e regionali che abbattono ulteriormente il tempo di ritorno degli investimenti nel risparmio energetico.

Certo dell’attenzione che l’Amministrazione Comunale vorrà riservare alle presenti osservazioni, e certo altresì della supervisione di Provincia e Regione a salvaguardia dei valori e delle risorse territoriali, segnalo per eventuali comunicazioni il recapito riportato in testa o il seguente indirizzo e-mail: noidileivi@gmail.com


Alessio Casaretto

martedì 26 febbraio 2008

E ora inviamo le osservazioni !

Ci siamo! Mancano pochi giorni per inviare le nostre osservazioni.
Nell'incontro pubblico di ieri sera presso la parrocchia di S.Rufino, alla presenza di un progettista del PUC, reso possibile grazie all'aiuto di don Fausto che ringrazio ancora, sono emersi ulteriori interessanti spunti di riflessione. Occorre però ora tradurli su carta affinché possano diventare osservazioni concrete oltre che ufficiali, da inviare agli enti preposti enstro il 5 marzo p.v.

Ora io propongo questo. Entro venerdì vi invierò, facendole girare via e.mail, tutte le osservazioni (le mie e le vostre - Chi non l'ha già fatto mi mandi i propri indirizzi e chi l'indirizzo non lo ha mi chiami al 3485142772).
Leggetele. Sabato mattina chi vorrà potrà sottoscriverle (per questo metto a disposizione il mio studio in Chiavari Via Bixio 13b/2 dalle 8 alle 13). Lunedì mattina penserò io a farle pervenire a destinazione.

Vi aspetto.

Alessio Casaretto

mercoledì 20 febbraio 2008

Spunti di riflessione

La legge sul PUC dice chiaramente che "questo strumento deve essere un patto fra i cittadini sulle scelte più essenziali che disegnano lo scenario futuro della collettività; un insieme di regole che devono innescare comportamenti virtuosi e inquadrare correttamente anche la nuova progettualità" . Ciò può avvenire però solo con incontri pubblici, peraltro obbligatori per legge, dove confrontarsi con la cittadinanza su un documento così importante ma allo stesso così complicato da interpretare.


La legge prevede che dopo i 90 giorni, ulteriori osservazioni saranno possibili solo sulle questioni oggetto di precedenti mozioni. Quindi se una norma non fosse contestata mediante osservazioni entro il 5 marzo, la norma stessa diventerebbe definitiva.


Leggendo il PUC emerge un netto contrasto fra il "documento degli obiettivi" di svliuppo e quelli che sono gli effettivi fini perseguiti dalle norme, soprattutto parlando di sostenibilità ambientale e rispetto della collina (per fare solo un semplice esempio, i 1000 abitanti stimati in più per leivi significano 70.000 mc di cemento in più!)

giovedì 7 febbraio 2008

FAI LE TUE OSSERVAZIONI

Scrivi ciò che pensi e condividi le tue osservazioni. Per chi "mastica" poco internet, vi invito a contattarmi anche telefonicamente, al n° 348.5142772. (noto che ancora sia il mezzo di comunicazione preferito, almeno dai leivesi)