E’ partita una campagna di sensibilizzazione e prevenzione, d’intesa tra Provincia di Genova, Prefettura, Corpo Forestale e Comune di Leivi per informare i cittadini sui problemi legati alla scarsa manutenzione di versanti e muri privati e sul taglio e la potatura di alberi nei fondi privati a lato delle carreggiate stradali ed invitare i proprietari dei fondi privati vicini alle strade a “collaborare fattivamente”, intervenendo - come prescrive il Codice della strada - per rimuovere dai loro terreni le piante più prossime alle carreggiate che possono costituire un pericolo per la pubblica incolumità e provvedere a un’adeguata manutenzione di versanti e opere murarie a lato delle strade.
Lo stesso discorso si può estendere anche ai sentieri. Nel recente incontro pubblico (vedi foto), organizzato dall’associazione LeiviInvita con il patrocinio del comune di Leivi, che ha visto una grande partecipazione di leivesi, i relatori hanno ben descritto tutti sentieri comunali e vicinali censiti negli ultimi mesi con un lavoro di volontariato encomiabile . Questi percorsi storici costituiscono gran parte del patrimonio culturale di un comune come Leivi. La critica più ricorrente quando si parla di sentieri però è “Con le strade che abbiamo come si fa ad occuparci dei sentieri utilizzando risorse per qualcosa che peraltro pochi usano”. E’ chiaro che la priorità debba andare alla viabilità carrabile per ovvie ragioni di sicurezza e fruibilità pubblica. Ma la soluzione per mantenere in ordine i sentieri risiede semplicemente nella storia. Da sempre infatti i proprietari dei terreni manutenevano i percorsi pedonali e carrabili prospicienti le proprietà. Se ognuno tornasse a fare questo, senza tornare tutti contadini, semplicemente con la propria piccola parte, facendo prevalere il senso civico all’egoismo ed individualismo, avere strade e sentieri sgombri da pericoli e ostacoli sarebbe la cosa più normale di questo mondo.
Per fare ciò le amministrazioni devono sensibilizzare e, quando occorre, obbligare al rispetto delle leggi. Le informative sono in questi giorni veicolate attraverso manifesti, volantini e messaggi. Contengono un appello alla collaborazione dei proprietari dei terreni, ricordando loro anche gli obblighi di manutenzione di piante e versanti e le sanzioni previste dalla legge per chi viola queste norme. In particolare il Codice della strada prevede sanzioni amministrative da 155 a 1559 euro per i proprietari confinanti che non mantengono correttamente le siepi, rami di alberi e non curano la manutenzione delle ripe (versanti e scarpate) a monte e a valle delle strade, per chi non conserva correttamente fabbricati, muri e opere di sostegno private ai lati delle carreggiate, compromettendo così l’incolumità pubblica.
Tocca a tutti noi.