Questo blog è nato nel febbraio 2008 per offrire a tutti NOI DI LEIVI uno spazio dove confrontarsi e far emergere spunti di riflessione sulla vita politica del comune ed in particolare sui temi della tutela ambiente, risparmio energetico e innovazione tecnologica, argomenti di cui mi sono occupato personalmente dal giugno 2009 al maggio 2014, quando venni eletto nella nuova amministrazione comunale e delegato dal sindaco come assessore all'ambiente e all'innovazione tecnologica.
Per scrivere e condividere il tuo pensiero clicca su "commenti", in fondo al post (articolo) di tuo interesse.
Puoi anche scrivere a noidileivi@gmail.com

giovedì 24 novembre 2011

Le Famiglie di Leivi protagoniste del risparmio energetico

Avanti con l'attuazione del SEAP del patto dei Sindaci.
Lunedì 28 novembre 2011 alle ore 18 presso la sala polivalente verrà presentato il progetto Famiglie SalvaEnergia. Il Comune di Leivi è stato infatti scelto per partecipare a questa iniziativa come primo e per ora unico Comune della Provincia di Genova.

E’ un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma IEE (Intelligent Energy Europe), che consiste in una scommessa che i cittadini fanno, nelle proprie abitazioni, per ottenere un miglioramento dei loro comportamenti ed abitudini che incidano sui consumi energetici: tutto questo senza investimenti.

Si tratta di una sfida energetica a cui partecipano 16 paesi europei. L’obiettivo europeo è
ottenere un risparmio del 9% dei consumi energetici realizzati in un periodo di 4 mesi (dal 1^ dicembre 2011 al 31 marzo 2012), confrontati con l’analogo periodo dell’anno precedente.
Amici, conoscenti, colleghi che risiedano nello stesso Comune, vengono riuniti in gruppi da 5 a 12 unità familiari.
Questi gruppi, coordinati da un Esperto salvaenergia (di cui sono indicati i compiti al punto successivo), gareggiano per 4 mesi nella sfida al risparmio energetico.
Il Comune si impegna a premiare i gruppi che arriveranno a risparmiare di piu’ rispetto al consumo energetico avuto nello stesso periodo dell’anno precedente.
Il progetto sarà gestito dal Comitato “Cittadini a Leivi”, con il supporto dell’associazione
“Labter”(Laboratorio sul territorio) di Sestri Levante, e dell’Amministrazione comunale.

L'impegno di tempo richiesto alle famiglie è davero poco. Per maggiori informazioni partecipa all'evento di presentazione di luneì 28 o contatta lo sportello del'ambiente del Comune di Leivi e-mail leivi@sportelloenergierinnovabili.it , tel 01851908283 il giovedì dalle 17 alle 19 o il sabato dalle 10 alle 12, sms al 3318632283. Ma mi raccomando, le iscrizioni saranno chiuse inderogabilmente il 30 novembre 2011.

Scarica il volantino dell'iniziativa nel sito del comune

mercoledì 16 novembre 2011

Alluvioni. E' colpa dei cambiamenti climatici o della cementificazione?


Ricevo da una cittadina di Leivi la lettera aperta (che pubblico a seguire) al Presidente delle Repubblica da parte di un sindaco. Esprime bene lo stato d'animo di fronte ai recenti drammi delle alluvioni a Genova e in Provincia di La Spezia.

Mi rispecchio in quanto ha scritto un assessore del comune di Sant’Ambrogio di Torino. Io penso però che i cambiamenti climatici, estremante influenzati dall'aumento vertiginoso dei gas serra, sono innegabili e hanno il loro peso in questi eventi meteo estremi.

C'è chi dice che sono sempre accaduti, è vero. Ma è vero anche che sono sempre più frequenti. Si estremizzano episodi di caldo e siccità ed episodi di precipitazioni intense e concentrate in poche ore. Proprio come quelli avvenuti begli ultimi anni e in particolare nell'ultimo mese in Liguria.

Grafici come quello che allego sono più che eloquenti. Dimostrano come in poche ore sia caduta quasi la quantità di pioggia che in media cade in 6 mesi! (Fonte:Stazione meteo di Brugnato il 25 ottobre scorso - A Genova quartiere Quezzi il 4 novembre è stata la stessa cosa).

Ecco il testo della lettera:

Mauro Galliano è assessore nel Comune di Sant’Ambrogio di Torino (in valle di Susa). Un piccolo Comune di 8,59 km2, con 4.843 abitanti. Il 26 ottobre ha indirizzato una lettera aperta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per rispondere ad alcune affermazioni del Capo dello Stato in merito all'alluvione che ha colpito lo spezzino e la Lunigiana, causando morte e distruzione.

Amministratori, cittadini, elettori: la colpa è nostra, non dei cambiamenti climatici
Le conseguenze del cemento

Egregio signor presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,sono un amministratore comunale di un piccolo paese all'imbocco della Valle di Susa in Piemonte e le scrivo in merito alle sue dichiarazioni che ho avuto modo di leggere in merito alla disastrosa alluvione che ha colpito il levante ligure e la lunigiana. Lei attribuisce i morti ai cambiamenti climatici. Purtroppo non sono d’accordo con Lei.Il responsabile di quella tragedia sono io: amministratore, cittadino italiano nonché elettore.Sono io amministratore quando sono costretto ad ampliare le aree edificabili e quindi a cementificare il territorio che non è più in grado di assorbire l’ acqua piovana che così “scivola” altrove, per poter incassare oneri di urbanizzazione e quindi mantenere sano il bilancio del Comune. Quando non so urlare abbastanza la mia rabbia per i soldi che mancano per le piccole cose: mantenere puliti i canali, i torrenti di montagna, mettere in sicurezza gli argini, monitorare le frane ma che miracolosamente piovono dal cielo per le grandi, grandissime opere. Quando imploro l’aiuto dei volontari della Protezione civile che sostituiscono le gravi lacune delle Istituzioni pubbliche anziché pretendere con ancora maggior forza (se mai fosse possibile) i fondi necessari.Quando i fondi me li procuro, ma con gli oneri di urbanizzazione creando così un circolo viziato senza fine.
Sono io cittadino italiano quando per pigrizia, disinformazione, troppa fiducia nei miei rappresentanti evito la partecipazione diretta, la cittadinanza attiva e lascio che presunte “scelte strategiche” quali Tav, ponte sullo stretto, rigassificatori, inceneritori sottraggano denaro alla manutenzione del territorio, delle sponde dei fiumi, alla messa in sicurezza delle scuole, alle energie alternative, tutte cose che creerebbero moltissimi posti di lavoro immediati e diffusi su tutto il territorio nazionale, ma soprattutto controllabili dagli enti locali e non fagocitati dalle scatole cinesi del general contractor o peggio dalla criminalità organizzata. Quando non faccio sentire la mia voce, quando resto a casa perché macinare km in un corteo è faticoso, rischioso o peggio sconsigliato a parteciparvi dagli stessi politici (se non sono stati loro a organizzarlo e promuoverlo!) o peggio ancora perché minacciato di essere “radiato” dal mio partito di riferimento se vi partecipo.
Sono io elettore, il responsabile, quando non vigilo sull’ operato degli eletti, non li stimolo,controllo, quando dopo aver espresso il mio voto delego ad altri in toto e mi allontano per 5 anni (o quanto dura la legislatura) dalla cosa pubblica, dalla vita associativa, dal volontariato.Quando mi lascio: abbindolare dai media e fatico a farmi una mia opinione, terrorizzare dal voto utile (per non lasciare il paese in mano alle destre dicono gli uni o alle sinistre dicono gli altri), ingannare dagli apparentamenti di coloro che parenti stretti non potranno mai esserlo.Quando non mi accorgo che miliardi di euro vengono impegnati e promessi nei programmi elettorali per l’ acquisto di aerei da combattimento (ma l’ Italia non ripudia la guerra?) o per un inutile buco in valle di Susa mentre una dopo l’altra le regioni italiane si sgretolano sotto frane, alluvioni, terremoti (non sempre così intensi rispetto ai danni arrecati anche agli edifici pubblici che dovrebbero essere i più sicuri).In una democrazia “imperfetta” quale la nostra, la responsabilità è sempre mia, cioè di tutti i cittadini che liberamente e senza condizionamenti dovrebbero scegliere il meglio. Secondo me i cambiamenti climatici, purtroppo, non c’entrano o c’entrano poco.Non so se questa lettera giungerà a destinazione, sicuramente arriverà nelle mani di chi la giudicherà inopportuna, infarcita di demagogia e populismo sostenendo che il Presidente della Repubblica ha sempre ragione. Io posso solo immaginare i motivi profondi della sua dichiarazione in cui cita i cambiamenti climatici come responsabili della disastrosa ultima alluvione. In questo caso è da ringraziare, per la sua prudenza e grande senso di responsabilità.La saluto cordialmente, Mauro Galliano.
Sant’Ambrogio di Torino, 26 ottobre 2011