Meno inaugurazioni e più manutenzione. Su questa linea, considerati gli ostacoli alla realizzazione dell'ampliamento e creazione del polo scolastico unico, l'amministrazione sta concentrandosi sulle possibili e necessarie attività di manutenzione degli immobili pubblici.
Nello scorso consiglio comunale è stata approvata una variazione di bilancio per le spese non coperte dal contributo regionale per gli interventi, ritenuti ammissibili, di manutenzione alla palestra comunale.
Si tratta di un progetto che prevede lo smaltimento e la nuova posa della pavimentazione da gioco, la riqualificazione dell'illuminazione artificiale, lo smaltimento dell'eternit in copertura con la sostituzione in struttura di acciaio, isolante termico e moduli fotovoltaici. Eventuali minori costi o valutazioni impiantistiche diverse da effettuarsi nel momento in cui sarà possibile dare il via ai lavori, potranno farci optare per affrontare la sostituzione del generatore di calore e il risanamento degli spogliatoi.
Stiamo inoltre predisponendo un elenco di immobili pubblici con criticità impiantistiche e di isolamento termico, da segnalare alla Provincia per ottenere l'assistenza e i fondi concessi dalla Comunità Europea per effettuare diagnosi energetiche negli edifici di proprietà dei comuni aderenti al Patto dei Sindaci.
Dopo la diagnosi energetica (che consiste in un'analisi fatta da professionisti, dei possibili interventi volti a migliorare le prestazioni energetiche e, quindi ad abbassando i costi e le emissioni di CO2 collegati) sarà attivivata, con l'aiuto della Provincia, una ricerca fondi per lo sviluppo di un progetto operativo che, oltre a garantire una maggiore efficienza delle attività progettuali e negli iter amministrativi, porti ad individuare un sistema tipo ESCO, fuori dalla portata di un singolo piccolo comune, ovvero affidare le opere a soggetti esterni che effettuano gli interventi di riaqulificazione energetica a proprie spese, ripagandosi con i risparmi ottenuti per il numero di anni necessario all'ammortamento della spesa iniziale, dopo i quali il Comune beneficia appieno dell'intervento. Peraltro questo sistema si configura come appalto di servizi "sfuggendo" al patto di stabilità che, dal 2013, attanaglierà anche i comuni con più di 1000 abitanti come Leivi.