Nelle scorse settimane abbiamo reso pubbliche le emissioni di Co2 totali del territorio di Leivi, che ammontavano al 2005 a 8.207 t che corrisponde ad una emissione pro capite3 di 3,7 t/anno di CO2.
Essendo preponderante la funzione residenziale, il settore che ha la maggiore incidenza è ovviamente quello del civile (che include
sostanzialmente le abitazioni, gli uffici ecc.) che contribuisce per il 65%.
Le emissioni restanti sono suddivise tra industria (12%) e servizi (sostanzialmente costituito dai trasporti) (22%). Quest’ultimo dato va letto considerando che il settore dei trasporti sta avendo in questi anni un costante incremento e che quindi la sua rilevanza andrà via via aumentando. (Sempre che non si avvi una rivoluzione della mobilità... difficile..almeno finchè ci sarà petrolio in abbondanza).
Per questi motivi si può considerare che il settore maggiormente critico sia quindi quello civile ed a seguire quello dei trasporti.
Il settore dell’agricoltura e quello della pesca non presenti a livello industriale, danno un contributo modesto alle emissioni. Va ricordato che l’inventario non considera le emissioni e gli assorbimenti dovuti al suolo, ma solo quelle dovute agli usi energetici finali di energia (combustibili ecc.).
I soli consumi energetici delle abitazioni residenziali (domestico), che sono tra quelle che più direttamente possono essere attribuite ad ognuno di noi, comportano un’emissione pro capite media di 2,1 t/anno di CO2 e pesano per il 56% sul totale delle emissioni.
Il settore pubblico ha un’incidenza di circa il 1% delle emissioni del settore civile che corrispondono a meno del 1% sulle emissioni totali.
Questo è la piccola fetta delle utenze pubbliche (illuminazione, scuole e comune). Per sensibilizzare tutti i cittadini ci è sembrato il minimo decidere di fare qualcosa di concreto, utilizzando risorse per dare l'esempio.
Per questo abbiamo pensato ad un impianto fotovoltaico per coprire tutto il fabbisogno elettrico della nuova scuola. E per questo abbiamo sottoscritto un nuovo contratto con un fornitore di energia elettrica che, oltre ad offrire tariffe più vantaggiose (minori di circa il 7%) di quelle pagate sino ad oggi, ci certifica che tutta l'energia fornita al comune di Leivi, in particolare per l'illuminazione pubblica, è prodotta da fonti rinnovabili. In più l'IVA, che per i comuni è sempre un costo, è stata abbattuta per le due attuali utenze scolastiche, al 10% anzichè l'aliquota del 20% che, (hainoi!) il comune ha sempre precedentemente pagato nonostante la normativa preveda questo "sconto" da tempo. Peccato che nessuno si sia mai preoccupato di richiederla..